GLI OBIETTIVI DELL’ASSOCIAZIONE
A.M.O. è un’associazione no-profit nasce dall’idea di lavorare insieme con passione in ambito culturale.
Per noi cultura è sinonimo di civiltà:
ecco perché crediamo profondamente nel valore di diffusione delle arti, in particolare nella forza del linguaggio musicale.
È nostro obiettivo dare opportunità a chi condivide i nostri intenti ed a chi crede che si possa lavorare con la cultura in questo periodo.
Siamo felicissimi di ritornare a Varese nel Salone Estense con una rassegna di cinque concerti “Affreschi sonori” che vanno dal Duo al Quintetto, dagli archi ai fiati al pianoforte.
Il pubblico potrà ascoltare composizioni che spaziano dal Classicismo ai giorni nostri proposte da giovani e giovanissimi concertisti.
“Tutta l’arte aspira costantemente verso la condizione della musica”. Nella musica coesistono contemporaneamente forma e contenuto.
W.Pater
La storia ci racconta di quanto stretto sia stato e lo sia tutt’ora il connubio tra musica e arte. Leonardo era un buon musicista e così come lui anche Tintoretto, Giorgione, Ingres e Delacroix. Questo rapporto si è fatto tuttavia sempre più intenso nel Novecento con nomi come Matisse, Kandinsky, Mondrian e Klee che hanno provato ad evocare ritmi e tonalità sulla tela costruendo un dialogo compiuto e profondo tra le due forme artistiche.
I CONCERTI
Cuore pulsante della rassegna sarà il concerto: Quadri di un’Esposizione di Mussorgsky nella trascrizione del compositore Yuri Vorontsov per Quintetto eseguiti dal Quintetto Linz.
Si potranno ascoltare con una formazione particolare ma molto efficace: flauto traverso, clarinetto, violino, violoncello e pianoforte.
Il motivo che determinò la creazione di questa composizione fu, come è spiegato in una annotazione posta sulla prima pagina dell’edizione originale, la mostra di acquarelli e disegni del pittore Victor Hartmann, scomparso nel 1874 e ottimo amico del musicista. È una serie di dieci pezzi, ognuno dei quali porta il titolo originale del quadro che lo ha ispirato, preceduto da una introduzione detta “Passeggiata”, che si ripete spesso fra l’uno e l’altro episodio con variazioni di tonalità e mutamenti di colorito armonico. Con questi interludi l’autore ha voluto descrivere se stesso mentre si aggira nelle sale dell’esposizione; ora lentamente e quasi assorto, ora frettoloso perché attratto da un quadro che suscita maggiormente il suo interesse, talvolta rallentando l’andatura con il pensiero mesto rivolto all’amico morto.
Durante l’esecuzione verranno proiettati i quadri così sarà possibile avvicinarsi ancor di più alla scintilla d’ispirazione del compositore e comprendere il dialogo che si compie tra arte e musica.
Con Affresco italiano, il Duo Rana Giacopuzzi propone un programma incentrato sull’opera musicale di tre grandi compositori italiani del tardo romanticismo: Ferruccio Busoni, Giuseppe Martucci e Francesco Cilea.
Un decennio (1880-1890) molto intenso e caratterizzato da una temperie spirituale che ha cercato di affermare un proprio stile e una propria connotazione. Un periodo particolarmente denso per il sistema culturale italiano nel quale la musica cameristica non solo ha trovato la sua collocazione ma ne ha definito il suo notevole spessore facendosi “strada” in Italia in un contesto totalmente operistico e di forte predominanza strumentale in Germania. Busoni, Martucci e Cilea hanno delineato un percorso che, se per certi aspetti ricalca elementi consacrati dal romanticismo, contemporaneamente ne ha definito innovazioni stilistiche illuminate per le future generazioni.
Ravel in 3D Un invito al viaggio fra i paesaggi sonori di Maurice Ravel, nel corso del quale le arti della violinista Misia Iannoni Sebastianini, del pianista Lorenzo Bovitutti, e della soprano canadese Carole-Anne Roussel si uniranno per creare un ritratto “tri-dimensionale” di uno dei massimi compositori del Novecento. La navigazione prenderà le mosse dalle lucenti note di “Une Barque sur l’Océan”, si colorerà del virtuosismo blues della Sonata per Violino No. 2, per poi giungere fino alle tonalità mediterranee delle “Cinque Melodie Popolari Greche”, dove i confini fra musica colta e folk si dissolvono. Il viaggio si concluderà in bellezza, con un’inattesa e spettacolare trascrizione per Trio di “Shéhérazade”, in cui i tre artisti ci trasporteranno magicamente fino all’Asia dei sogni misteriosi e delle Mille e una Notte.
North Winds è la proposta del Quintetto Placard. L’immagine iconica del nord Europa è il buio, il freddo e la neve. Oltre a questa prima facciata, c’è un mondo di natura sconfinata, di alberi verdeggianti, di muschio, che si fondono con le distese di laghi. Un mare inquieto che trova pace solo nell’estate inoltrata dove il sole nei suoi interminabili tramonti lo bacia sulla linea dell’orizzonte. Le estati, con quella luce penetrante e le giornate che sembrano non finire mai, con le feste nei cottage, i bagni felici nel mare o nei laghi come nei libri di Lindgren. E la musica? Queste immagini vivono nelle musiche di Einojuhani Rautavaara, finlandese, e Carl Nielsen, danese. Entrambi si impegnano a descrivere il mondo che li circonda. Rautavaara è interessato alle persone, descrivendo attraverso la sua musica personaggi particolari come un suonatore di campane non troppo talentuoso o un violinista che, solo in un bosco, è osservato a sua insaputa da uno spirito maligno. La Nordic Folk Tunes Suite è invece il risultato di un lavoro di ricerca di melodie e canzoni popolari che rappresentano un monumento alla cultura popolare nord Europea. Carl Nielsen invece le conosceva bene, queste melodie, il suo quintetto è un vero un elogio alla natura.
Il Trio di Novàk, quasi una ballata, proposto nel concerto Visioni romantiche è un’opera meravigliosa in un unico tempo. Definito un vero e proprio autoritratto del compositore si traduce in melodie soffuse di malinconia ed in un senso del dramma assolutamente avvincente contenuto in un meraviglioso arco strutturale risoluto. L’apertura del concerto spetta alla composizione mozartiana: Trio KV 502 in Si bemolle maggiore. Aliis Trio impreziosisce il programma dando voce alla compositrice donna e grande virtuosa della tastiera: Clara Wieck Schumann con il trio in sol minore op.17
Coinvolgere i giovani e i giovanissimi che vivono e studiano sul territorio di Varese dà un valore aggiunto al nostro progetto, ecco così che due dei nostri concerti saranno “aperti” con un mini programma di 20’ da due talenti di appena tredici anni Gabriele Rizzo e di soli quindici anni Viktoria Esposito che si stanno formando con insegnanti varesotti.
Dall’idea valorizzare le risorse e di creare una “rete” che possa lavorare con passione in ambito culturale e a sua volta creare altre sinergie è nato l’incontro con l’associazione Casa Matteo.