Giulia GambaroViolino
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    Nata a Milano nel 2001, inizia lo studio del violino all’età di sei anni sotto la guida del M° Domenico Cutrì, distinguendosi presto per le particolari doti tecniche e interpretative.

    Ha partecipato a  masterclass estive  presso il Conservatorio di Lugano con Eva Szily (Accademia Liszt di Budapest),  a Doues e Etroubles  in Valle d’Aosta con il M° Piercarlo Sacco, di cui è allieva presso la Scuola di Musica Luigi Piseri di Brugherio.

    Attualmente frequenta anche il triennio AFAM presso la Civica Scuola di Musica “C.Abbado” di Milano nella classe del M° Carlo Feige.

    Ha conseguito numerosi primi premi di categoria o assoluti come solista in svariati concorsi nazionali e internazionali fra cui “Fondazione Milano” a Villa Simonetta ,“Città di Giussano” , “A.Salieri” a Legnago (2010, 2016 e 2017), “Caffa-Righetti” di Cortemilia, “Rovere d’oro” a San Bartolomeo a mare.

    Molto apprezzate le sue esecuzioni solistiche, in particolare bachiane e contemporanee,  (San Marco e San Bartolomeo a Milano per “La Nuova Polifonica Ambrosiana”, “Piccole Chiese”, Agorarte e Teatro San Giuseppe a Brugherio, “Talenti –20” a Rho, “Palco libero” a Cernusco sul Naviglio, La Fabbrica del Vapore per CMH, Palazzo Pirelli, MAMU per “Serate Musicali” a Milano).

    Intensa anche l’attività come orchestrale e solista (Le Quattro Stagioni di Vivaldi, Rondò di Schubert) con il Piseri Ensemble, con  esibizioni a SpazioTeatro89 per “Serate Musicali” a Milano, stagioni de “La Nuova Polifonica Ambrosiana”, Baveno Festival, Teatro San Giuseppe e Villa Sormani per “Piccole Chiese” a Brugherio, “Interludi” a Cislago, “Palco libero” a Cernusco sul Naviglio, Teatro Manzoni di Monza, Auditorium di Seregno, Teatro Comunale di Dimaro, Centre Cardinal a Le Puy en Velay, Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli a Milano per la stagione promossa dal Consiglio della Regione Lombardia, Auditorium Testori sede Regione Lombardia per FIM.

    Suona un violino italiano, già restaurato da Giovanni Capalbo (Roma) nel 1939 e da lui attribuito a Giovanni Tononi (1690), molto più probabilmente risalente alla prima metà del ‘700.

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